L'ipertiroidismo

27 Giu

L’ipertiroidismo è un disturbo piuttosto comune che solitamente colpisce gatti adulti o anziani. Chiamato anche tireotossicosi, è causato da un aumento della produzione di ormoni T3 e T4 da parte della ghiandola tiroidea posizionata nel collo del gatto. Nella maggior parte dei casi, l'ingrossamento di tale ghiandola è causato dalla presenza di un tumore benigno (adenoma) e solo in casi rari è sintomo di un tumore maligno (carcinoma o adenocarcinoma tiroideo).

Sintomi dell’ipertiroidismo nel gatto
È difficile identificare la presenza di ipertiroidismo nel proprio gatto senza una diagnosi accurata da parte del veterinario. Infatti, soprattutto ai primi stadi, i gatti affetti da ipertiroidismo sviluppano una varietà di sintomi che potrebbero anche passare inosservati. Solo in un secondo momento, con il passare del tempo e il progredire della malattia, i sintomi diventano sempre più gravi ed evidenti.
I segni più comuni di ipertiroidismo sono:

    pelo spettinato, arruffato o grasso
    perdita di peso
    aumento dell'appetito
    aumento della sete e della minzione
    vomito
    diarrea
    iperattività

In ogni caso tenete presente che un’altissima percentuale di gatti oltre i 10 anni sviluppa questa patologia, e se anche non si manifestano in maniera palese i sintomi sopraelencati è possibile, attraverso un esame del sangue, escluderne o meno la presenza.

Diagnosi di ipertiroidismo nel gatto
Un sospetto caso di ipertiroidismo viene generalmente diagnosticato dal veterinario attraverso diversi passaggi, tra i quali:

    palpazione del collo del gatto, per verificare il possibile ingrossamento della ghiandola tiroidea

    controllo della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna

    analisi del sangue e dei suoi componenti, tra i quali i livelli dell’ormone tiroideo

In linea di massima, quando le analisi evidenziano livelli elevati di ormone tiroideo T4, significa che siamo di fronte ad un caso di ipertiroidismo.

Trattamento dell’ipertiroidismo nel gatto
Esistono diversi tipi di trattamento per l'ipertiroidismo felino; è possibile ricorrere a cure farmacologiche, a terapie con iodio radioattivo, oppure alla chirurgia.

Cure farmacologiche

Esistono farmaci antitiroidei capaci di equilibrare i livelli nel sangue di ormone tiroideo; non forniscono una vera e propria cura, ma permettono di mantenere sotto controllo la patologia sia nel breve, sia nel lungo periodo. Nella maggior parte dei casi si rivelano efficaci, ma è sempre consigliato sottoporre il proprio gatto ad esami del sangue periodici, in modo riconoscere eventuali effetti collaterali, generalmente legati alla funzionalità renale.

Terapia con iodio radioattivo

Questa terapia consiste nella somministrazione per via endovenosa di iodio radioattivo, necessario per la produzione degli ormoni T3 e T4; la radiazione emessa distrugge il tessuto tiroideo anomalo senza andare a danneggiare le aree circostanti. Il trattamento ha una percentuale di riuscita pari al 95% dei casi: la maggior parte dei gatti trattati evidenzia livelli normali di ormone tiroideo entro una o due settimane dall’inizio della terapia. La radioattività non comporta rischi significativi per l’animale, ma sono necessarie misure precauzionali di protezione per le persone che vivono con lui.

Chirurgia
Per curare l’ipertiroidismo nel gatto è possibile intervenire chirurgicamente attraverso la rimozione della ghiandola tiroidea (tiroidectomia chirurgica); si tratta di una procedura che riscontra successo nella maggior parte dei casi trattati. Nonostante questo, è sconsigliata nei gatti che soffrono di problemi cardiaci e renali, in quanto effettuata in anestesia totale.

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