Perché sterilizzare gatti e cani?

27 Giu

Sterilizzazione sì o no? Sono moltissimi i proprietari di cani e gatti che si trovano ad affrontare questa scelta. Per aiutarli a prendere la decisione giusta, abbiamo pensato di raccogliere alcune delle domande più frequenti che ci pongono i nostri clienti. Prima di parlarne però, vogliamo ricordare che il termine “sterilizzazione” indica generalmente 3 diversi tipi di intervento:

    rimozione dei testicoli (orchiectomia)
    rimozione delle ovaie (ovariectomia)
    rimozione sia delle ovaie che dell’utero (ovariosterectomia)

Occupandoci in questo articolo solo del mondo femminile, ci riferiremo unicamente agli ultimi due interventi.

Perché dovrei sterilizzare la mia gatta o la mia cagna?
Fino a qualche anno fa si credeva che la sterilizzazione fosse utile solo al fine di prevenire le nascite indesiderate, soprattutto per quanto riguardava cani e gatti randagi.
Oggi invece, oltre che per la lotta al randagismo si è capito che la sterilizzazione è importante in ottica preventiva: soprattutto nelle cagne permette di ridurre drasticamente (di quasi il 90%) la possibilità di incorrere in tumore della mammella, tumore dell’utero e altre infezioni. Quasi tutte le pazienti più anziane, che vengono portate in clinica con queste patologie, sono infatti non sterilizzate e va detto che curarle, quando ormai sono presenti altre infezioni, disfunzioni renali o soffio al cuore, è molto più rischioso rispetto ad un intervento di sterilizzazione eseguito quando l’animale è giovane e in salute.

A quale età dovrei sterilizzare la mia cagna?
Il momento giusto per sterilizzare una cagna è al completamento dello sviluppo fisico, stando però attenti a non aspettare troppo! La sterilizzazione a scopo preventivo (per allontanare cioè il rischio di incorrere nelle malattie di cui abbiamo parlato prima) deve infatti essere eseguita prima che entrino in circolo quegli ormoni che andrebbero a stimolare altri apparati come mammella e utero.
In linea generale la sterilizzazione dovrebbe essere eseguita dopo 2/3 calori, intorno ad 1 anno di età. Esistono però alcune differenze tra i cani di piccola taglia e quelli di taglia medio/grande. Le cagnoline di piccola taglia di sviluppano molto precocemente e arrivano ad essere completamente formate prima dell’anno; quelle di taglia grande o gigante, invece, si sviluppano più lentamente: per un completo sviluppo fisico possono essere necessari anche 18 mesi e di conseguenza è opportuno spostare dopo questo momento la data della sterilizzazione.

E per le gatte vale la stessa cosa?
No! Fissare la data di sterilizzazione per le gatte è molto più semplice; questi animali si sviluppano molto rapidamente e la rimozione di ovaie e utero avviene intorno ai 6/7 mesi d’età. In alcuni casi, soprattutto per le gatte che hanno accesso all’esterno e che potrebbero rimanere incinte, è possibile anticipare la data ai 6 mesi.

È vero che prima della sterilizzazione andrebbe fatta fare almeno una cucciolata?
A meno che il vostro animale sia particolarmente pregiato e vogliate fargli fare dei cuccioli, la risposta è no! Anzi, possiamo definire questa convinzione una vera e propria leggenda metropolitana. La maternità non porta nessun beneficio per la salute di cani e gatti (anzi, abbiamo visto che è proprio la sterilizzazione a farlo) e non possiamo certo dire che gli animali sentano la necessità di sperimentare questa condizione.

Cani e gatto soffrono con la sterilizzazione?
Gli interventi di rimozione di ovaie e utero sono cambiati molto nel corso degli anni. La sterilizzazione è diventata un intervento di routine, eseguito tra l’altro in day hospital: gattine e cagnoline entrano in clinica il mattino dell’operazione, per tornare a casa ad una “vita normale” già la sera stessa. Questo è possibile grazie ad un controllo del dolore peri-operatorio e in particolare grazie all’utilizzo di farmaci oppioidi, una categoria di farmaci ampiamente studiata in medicina umana, da qualche anno disponibile anche in veterinaria. Gli oppioidi consentono di “pre-medicare” l’animale per prepararlo al meglio all’operazione: vengono somministrati nella fase che precede l’anestesia per un effetto analgesico totale, che tranquillizza l’animale ancora prima che inizi l’intervento vero e proprio. Come possiamo esserne sicuri? Grazie all’elettrocardiogramma: anche quando iniziano le manualità chirurgiche il battito cardiaco dei nostri pazienti rimane invariato e questo significa che non stanno provando né dolore né ansia.

Quali sono gli effetti collaterali della sterilizzazione?
Gli effetti collaterali della sterilizzazione di cagne e gatte possono essere sostanzialmente 2:

    diminuzione del metabolismo;
    incontinenza urinaria.

La diminuzione del metabolismo è un effetto collaterale piuttosto comune: dopo l’operazione cagne e gatte tendono ad ingrassare. Si tratta però di una tendenza assolutamente contrastabile con la diminuzione delle razioni di cibo, con l’utilizzo di crocchette specifiche e con l’aumento dell’attività motoria.
L’incontinenza urinaria, che può essere transitoria o duratura, è invece una complicanza assolutamente rara. Anche in questo caso, comunque, esiste una terapia.

Cani e gatti cambiano carattere dopo la sterilizzazione?
Anche questa, è una domanda che ci viene fatta spessissimo prima di un intervento di sterilizzazione. In riferimento a questo articolo, in cui abbiamo parlato di cagne e gatte, la risposta corretta è no. Vogliamo però ricordare che nei maschi la situazione è un po’ diversa: in alcuni casi infatti la castrazione può aiutare cani e gatti a diventare più socievoli e meno competitivi.

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